Articoli di Juna nella categoria Flashback Bits

I floppy da 5 1/4 pollici

Un floppy da 5  pollici e 1/4In principio erano i floppy della IBM da 8 pollici e quelli da 12 per i server IBM. :D

Ingombranti, si deformavano con l'umidità ed erano inadatti per i computer adibiti al word processing prodotti da An Wang, che decise di incontrare in un bar Jim Adkisson, impiegato alla Shugart Associates nel 1976.

Parlando, convennero di produrre dischi grandi quanto il fazzoletto del bar. Jim portò il fazzoletto con se al ritorno e creò di fatto il primo dischetto da 13 cm (5 pollici e 1/4 per l'appunto!), capace di immagazinare 110 Kb di dati.

Flessibilissimi, in materiale plastico, e con due buchi che lasciavano intravedere il disco all'interno: così si presentarono al pubblico questi nuovi supporti.

Nel 1974 c'erano già più di 10 produttori di questo tipo di media, che poteva essere hard-sectored (90Kb) o soft-sectored (110Kb); entrambi soppiantarono i vecchi 8 pollici ed il secondo tipo prevalse sul primo. I primi drivers erano leggibili solo da un lato, ma potevano essere resi leggibili su entrambe le facce facendo buchi al posto giusto e girando il floppy, anche su lettori che non supportavano questa caratteristica.

Con l'avvento della "double density", la capacità crebbe fino a 360 Kb. All'alba dei tempi, questo tipo di dischetti era utile per permettere il boot del sistema operativo e per l'avvio delle applicazioni in una fase successiva.
Nel 1984 il dischetto "quad density" era capace di contenere fino a 1200 Kb di dati, che se paragonati ai 10 mb di capacità dell'harddisk potevano essere considerati proprio una quantità degna di nota. :)

Il declino di questo tipo di supporto comincia con l'introduzione dei dischetti da 3 pollici e 1/2: i primi continueranno ad essere usati dai possessori di microcomputers, almeno fino a quando la diffusione di Windows non comincerà ad essere tale da obbligare ad un cambio di hardware forzato.
I lettori furono installati in seguito solo opzionalmente, fino ad essere completamente rimpiazzati nei primi anni '90.

Curiosità:

- Sebbene le case produttrici avvertissero i consumatori che i loro dischetti fossero leggibili solo da un lato, questi trovarono comunque il modo di renderli leggibili da entrambi!

- "Blue Monday" dei New Order fu distribuito in una custodia che sembrava un dischetto da 5 e 1/4 pollici.

- Il procedimento di protezione dalla scrittura era alquanto ortodosso: si effettuava coprendo con delle apposite etichette l'incavo in alto sulla superficie del disco. Tempo dopo i dischi da 3 pollici e 1/2 le avranno plastificate, builtin. :D

Multimate, il buon vecchio word processor

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MultimateMultimate era un piccolo word processor dotato di una buona quantità di funzioni sviluppate in soli 1,30 Mb. Distribuito in una serie di cinque floppy da 360 Kb, era dotato persino di controllo ortografico.

Nato dall'idea di Wilton H. Jones, fu sviluppato da un team di dieci giovanissimi programmatori per una compagnia assicurativa e per questo motivo divenne molto popolare nell'ambiente "business".
Le prime versioni del software furono accompagnate da apposite tastiere, in modo che gli impiegati, abituati a lavorare con un word processor dedicato, potessero apprenderne in fretta l'utilizzo.

Con il DOS, Multimate fu in grado di supportare un gran numero di PC e diverse tipologie di stampanti attraverso i drivers: le sue potenzialità erano evidenti con stampanti a matrice di punti, ma erano meno soddisfacenti con stampanti laser e postscript.

Dopo avere acquisito i diritti di Multimate, Ashton Tate decise di non svilupparne una versione per Windows e di non continuare a supportare quella per Unix e VMS. Multimate scomparve definitivamente quando Borland acquistò Ashton Tate. 

Framework, progenitore di Windows?

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Una schermata di FrameworkNato nel 1980, è stato la prima suite office di Ashton Tate per DOS.
Robert Carr assieme agli altri sviluppatori che lo misero a punto, crearono un programma che ebbe così successo che, dopo aver ottenuto i finanziamenti da Ashton Tate, quest'ultima ne acquistò i diritti addirittura con un anno di anticipo! :)
Era un sistema di applicazioni straordinario: per la prima volta implementava il concetto di “Child Window” e di “Suite Office integrata”.
Attraverso una interfaccia che simulava una scrivania, permetteva di operare con più tipologie di applicativi attraverso l'apertura di finestre a "post-it".
L'integrazione del mouse, già presente nelle primissime versioni, era basata non sul concetto di tempismo nel click, come tutt'oggi richiede la gestione degli eventi, ma attraverso il conteggio dei click stessi. Era persino presente la possibilità di visualizzare tooltips al passaggio del cursore!
A tutto questo si affiancavano le macro e un linguaggio di programmazione d'ambiente apposito: FRED.
Le versioni successive furono rilasciate con un corredo di sviluppo che permettevano la creazione di applicativi per il commercio.
Quando Borland acquistò Ashton Tate, Framework fu assegnato alla Selection&Functions Inc che tutt'oggi se ne occupa: le versioni odierne  comprendono addirittura strumenti per il RAD e facilitazioni per utenti disabili e sono distribuite anche per Windows.

Norton Commander, il Tool

Una schermata del popolare tool per DOSNorton Commander ha sancito l'ingresso nell'uso comune dei tool integrati in DOS.
Prodotto tra il 1986 ed il 1995 dalla Symantec dopo il rilascio di Peter Norton, questo programma offriva una valida alternativa alla vecchia manipolazione di files attraverso la riga di comando: si caratterizzava per l'arrangiamento dell'area di lavoro in due pannelli, ciascuno dei quali era personalizzabile per mostrare informazioni sull'altro. La lista dei comandi alloggiava in basso sullo schermo ed era estendibile attraverso la combinazione di tasti CTRL-ALT. Ancora prima dell'integrazione del mouse (presente solo dalla versione 5.0!), fu uno strumento che rese possibili un gran numero di operazioni con estrema efficienza e velocità; l'editor integrato inoltre ne fece lo “standard dell'editing” per il DOS.
Con l'avvento di Windows 95 e delle interfacce grafiche, Norton Commander perse gran parte della sua attrattiva e cominciò ad andare incontro ad un lento declino anche perchè non supportava i nomi lunghi divenuti utilizzabili sulle partizioni Windows.
Popolarissimo durante la DOS-Era, caduto in disuso, e' stato fonte di ispirazione più o meno spudorata per programmi analoghi, sia sullo stesso Dos (ad esempio Volkov Commander e XTree Gold), sia su ambienti diversi (come in Unix, dove Midnight Commander ha avuto un ottimo successo).
Nel 1999 ne è stata rilasciata una versione completamente integrata nel sistema operativo Windows che offriva funzionalità di preview.

Curiosità: qualche utente Windows tiene ancora con se la sua copia di Norton Commander per le situazioni di emergenza!

VisiCalc e l'avvento del foglio di calcolo

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VisiCalc è stato a tutti gli effetti il progenitore di tutta quella schiera di programmi che oggi vengono denominati “Fogli di Calcolo”.
Inizialmente rilasciato per Apple II, fu successivamente portato su Atari 8-Bit, Commodore PET e IBM.
In relazione all'epoca in cui è stato scritto, VisiCalc risultava molto potente: la strategia di navigazione dei menu, basata su @ (quasi un corrispettivo dell'odierno tasto “Alt”) e il tasto slash, risultava alquanto innovativa; le celle potevano contenere etichette o numeri (non esisteva ancora il supporto per le date!) ed utilizzavano il sistema di indicizzazione “stile-A1” che ancora oggi ritroviamo ad esempio in Excel.
L'input era limitato a 63 colonne e 254 righe, visualizzate in un'area di 80 x 25 caratteri.
Questo software era provvisto di funzioni molto semplici esclusivamente numeriche come SUM, MAX, AVERAGE, ma anche funzioni come LOOKUP e quelle trigonometriche.
Oltre alle formattazioni standard delle celle, offriva la particolare formattazione “Graph”: essa permetteva di visualizzare funzioni riportando i loro valori nelle celle, visualizzandoli come asterischi.
E non solo: era possibile adeguare i riferimenti alle celle in base alla loro posizione. Tutto questo in soli 27KB.

Curiosità: pare che il “padre” di VisiCalc non riuscì mai a trarre profitto dalla sua invenzione semplicemente perchè...non esisteva una forma di “brevetto” per il software! Il programma fu solo protetto da un copyright che non riuscì in ogni caso a garantirne il “primato d'innovazione”.
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