Per ottenere l'automount di dispositivi in slackware abbiamo adottato questo piccolo stratagemma che si avvale di tre files:
• auto.master
• auto.media
• rc.autofs
auto.master
E' un semplice file di testo in cui inseriamo una linea secondo questo esempio:
/mnt/media /etc/auto.media --timeout=2
che descrive una directory di mount, il file di definizione dei dispositivi da automontare e un timeout di “controllo”, che specifica l'intervallo di tempo dopo il quale viene smontato il dispositivo.
La directory “media” in mnt NON deve essere creata! Si occuperà di farlo il batch che descriveremo più avanti.
auto.media
E' un file di testo in cui sono definiti i dispositivi a cui applicare l'automount:
cdrom -fstype=iso9660,exec,ro :/dev/cdrom
cdrw -fstype=iso9660,exec,rw :/dev/cdrw
usb1 -fstype=vfat,umask=000,sync :/dev/usb1
usb2 -fstype=vfat,umask=000 :/dev/usb2
#floppy -fstype=auto,sync,user,umask=002,gid=floppy :/dev/fd0
Possono essere dispositivi di tipo diverso; in questo caso abbiamo commentato la linea relativa al floppy per evitare che il controllo diventasse troppo frequente su questo tipo di dispositivo (è spiacevole sentire il rumore tutte le volte!) :P.
Entrambi i files vanno collocati in /etc/ e vanno privati del permesso di esecuzione.
rc.autofs
E' il “cuore” dell' intero stratagemma. E' un piccolo “batch” che si occupa di gestire i controlli per l'automount.
Lo collochiamo in /etc/rc.d/
Creiamo in /mnt/ due link simbolici: uno “dvdrom” che punta a /mnt/media/cdrom e uno “dvdrw” che punta a /mnt/media/cdrw .
Modifichiamo rc.local, aggiungendo una linea:
/etc/rc.d/rc.autofs start
in modo che il servizio parta automaticamente all'avvio del sistema.
Adesso il passo finale: creiamo sul desktop, o dove più ci piace, un collegamento ad una URL “/mnt/dvdrom/” e uno alla URL “/mnt/dvdrw/”, eventualmente cambiando l'icona per incontrare meglio i nostri gusti.
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