Chissà come sta andando a Matteo con il giapponese. Il libro di grammatica è qui che mi guarda e ammicca come per dire: "Ti prego, non lasciarmi anche stamattina relegato tra le 2 e le 3". E' il tempo che riesco a trovare per fare tutto: studiare, lavorare, studiare giapponese, tenere aggiornato il sito, portare fuori il cane, confermare a mio padre che si...la pasta al sugo va benissimo per cena, fare in modo che i gatti stiano meglio (visto che adesso non stanno nemmeno bene!).

"Siamo programmatori, e i programmatori in fondo al cuore sono architetti. La prima cosa che vogliono fare quando arrivano in un posto è radere tutto al suolo e costruire qualcosa di grandioso. Non ci interessano i piccoli miglioramenti, il bricolage, le aiuole fiorite."

Joel Spolsky 

Da poco sono riuscita a stabilire una comunicazione (ancora unilaterale purtroppo!) tra 6230 e mac. E' già un buon risultato, no? Sono partita brancolando praticamente nel buio e dopo un paio di giorni di prove, di compilazioni, ecco qui un primo sistema java-midlet che sembra funzionare almeno in parte. Non credevo che ce l'avrei fatta fino a qui: la mia quasi totale ignoranza sull'argomento mi ha costretta a scrivere codice praticamente "a naso".

Funziona la output.write(), la input.read() fa ancora qualche capriccio ma spero di rimediare presto anche perchè così la midlet non può ricevere feedback dal pc. Non è una cosa particolarmente fondamentale ;), ma mettiamo che qualcosa va storto mentre gira il programma...gradirei saperlo dal 6230 invece che tornare fino al pc, ovunque mi trovi in quel momento. :)

E adesso ditemi se questo attore non assomiglia ad una persona di nostra conoscenza...Chi vuole intendere...e soprattutto lo conosce... :D